PNRR Campo Ligure: un borgo in filigrana (2023-2026).
Il progetto, finanziato dal Ministero della Cultura (Mic) attraverso il bando borghi – attrattività dei borghi (linea B), prevede la realizzazione di 13 interventi con l’obiettivo di rafforzare l’offerta culturale di Campo Ligure (GE) attraverso l’identificazione della filigrana come attrattore rivitalizzante per il territorio.
Il Progetto è nato da un dialogo tra enti locali pubblici e privati e realtà commerciali, allo scopo di costruire un percorso di crescita sociale, culturale, economica e occupazionale con ricaduta territoriale, andando a creare forti partnership pubblico/pubblico e pubblico/privato.
Le azioni previste dal progetto sono finalizzate a riconnettere il tessuto storico culturale – il Borgo – a quello creativo – la filigrana – in un unicum di spazi e attività, tradizione e contemporaneità, attraverso anche il recupero di immobili storici.
Noi di Dafne, già ente gestore del Museo della Filigrana e del Castello Spinola, abbiamo una visione chiara dell’obiettivo da perseguire attraverso le linee di intervento che ci vedono protagonisti: generare un turismo di comunità non estrattivo, che si concentri sull’interazione autentica e rispettosa tra i visitatori e la comunità ospitante, mirando a migliorare la qualità della vita delle comunità locali, supportandole nel mantenimento della forte identità culturale che le caratterizza. A questo scopo stiamo lavorando sull’empowerment della comunità locale, creando un gruppo di lavoro di giovani abitanti campesi che operano quotidianamente e attivamente nella pianificazione, nell’organizzazione e nella gestione dei presidi culturali. Inoltre i visitatori vengono incoraggiati a partecipare attivamente alle attività proposte dalle comunità ospitanti, come l’artigianato locale, la cucina tradizionale, le feste e le celebrazioni culturali.
Nasce a tal fine il Patto di Sussidiarietà “Il Borgo in Campo”, cui hanno aderito sei Enti del Terzo settore territoriali e che promuove, attraverso la costituzione di tavoli di lavoro allargati, la partecipazione attiva degli abitanti della comunità, coinvolti nella pianificazione del territorio e nella gestione delle risorse, attraverso processi partecipativi e consultazioni pubbliche. Collaborazione è parola chiave: i membri della comunità collaborano tra loro e con le istituzioni locali per affrontare sfide comuni, promuovere lo sviluppo sostenibile e migliorare la qualità della vita nella comunità.